Siete stati spavaldi e arroganti. I due vizi peggiori che si possano mettere insieme.— Mauro Corona
Siete stati spavaldi e arroganti. I due vizi peggiori che si possano mettere insieme.
Se voleva far cantare gli strumenti con voce speciale, unica e non ripetibile nei secoli, doveva tagliare il legname quando cantava.
Vedeva i loro volti scolpiti con l'accetta, rifiniti a pennato, tostati dal sole, forti di fatiche, segnati da lavori pesanti. Erano uomini sereni. Forse anche in pace.
Abbiamo talmente terrore delle disfatte che quelle bugie, all'inizio pateticamente campate per salvare la faccia, piano piano il nostro cervello le elabora, le fa sue, le modifica fino a farle diventare verosimili.
Esiste individui che cerca di far soldi perché gli hanno detto che va bene così, che quello è lo scopo, la mira giusta della vita. Per poi scoprire che dei soldi non sa che farsene, perché a vivere serve poco. Sono rari questi uomini ma ce n'è.
Indietro si può tornare evitando prima di andare avanti.
Mecenate: generalmente un disgraziato che finanzia con arroganza ed è ripagato con adulazione.
Mi hanno chiamato arrogante, ma dire di essere a conoscenza dei segreti dell'universo e del suo creatore è troppo pure per me.
L'arroganza è nutrita dal successo, la timidezza dal fallimento, l'equilibrio dalla buona sorte.
Non parlare di libertà. Tutti sono bravi a parlare di libertà. Libertà di qua, libertà di là. Ci si riempiono la bocca. Ma che diavolo te ne fai della libertà? Se non hai una lira, un lavoro, hai tutta la libertà del mondo ma non sai cosa fartene.
Forse per questo tanti giornalisti diventano arroganti e presuntuosi da vecchi: per le umiliazioni che hanno dovuto ingoiare all'inizio del mestiere.
Esigere che gli altri facciano per noi quello che non vogliono fare per loro stessi è ingiusto.
Lo studentucolo che sa un po' di latino e di storia, l'avvocatuzzo che è riuscito a strappare uno straccetto di laurea alla svogliatezza e al lasciar passare dei professori crederanno di essere diversi e superiori anche al miglior operaio.
Presto nella vita devi scegliere tra l'onesta arroganza e l'umiltà ipocrita. Io scelsi l'onesta arroganza è non ho mai avuto occasione di pentirmene.
Avevano tutti sul viso la stessa espressione, un misto tra l'arroganza di chi si sente libero di essere se stesso fino a distruggersi e la rassegnazione amara di chi gira lo sguardo intorno e dappertutto vede il nulla.
Mi piace Moratti perché è un elegante signore all'antica. Anche se oggi forse è un difetto in questo mondo arrembante e pieno di arroganti. Ho letto del suo invito alla festa , ma sono molto pigro. Avrei partecipato comunque col cuore.