Muore giovane chi è caro agli dei.— Menandro
Muore giovane chi è caro agli dei.
L'oro apre tutto, anche le porte di bronzo.
Ricordati sempre di essere un uomo.
Il saggio porta le proprie sostanze in se stesso.
Le strade della fortuna sono oscure.
Ormai mi incuriosisce di più morire. Mi rincresce solo che non potrò scriverne.
La morte verrà all'improvviso avrà le tue labbra e i tuoi occhi ti coprirà di un velo bianco addormentandosi al tuo fianco.
L'ultimo atto è cruento, per quanto bella sia la commedia in tutto il resto; alla fine, ci gettano un po' di terra sulla testa, ed è finita per sempre.
Gli uomini, non avendo nessun rimedio contro la morte, la miseria e l'ignoranza, hanno stabilito, per essere felici, di non pensarci mai.
Ogni anno oltrepassiamo senza saperlo il giorno della nostra morte.
Il sonno è amore di morte, l'insonnia paura di morte.
Tutte le donne devono lottare con la morte per tenere i loro figli. La morte, essendo senza figli, vuole i nostri.
Mi sono riappacificato col pensiero di dover morire quando ho compreso che senza la morte non arriveremmo mai a fare un atto di piena fiducia in Dio. Di fatto in ogni scelta impegnativa noi abbiamo sempre delle uscite di sicurezza. Invece la morte ci obbliga a fidarci totalmente di Dio.
La morte è il non-essere. Dopo di me accadrà ciò che è stato prima di me. Se prima non abbiamo sofferto, vuol dire che non soffriremo dopo. Siamo come una lucerna che, spegnendosi, non può stare peggio di quando non era accesa. Solo nel breve intermezzo possiamo essere sensibili al male.
Gli uomini, fuggendo la morte, l'inseguono.