Muore giovane chi è caro agli dei.— Menandro
Muore giovane chi è caro agli dei.
La precipitosità è causa di guai.
La maggior parte delle malattie traggono origine da un dispiacere.
Il riso è abbondante sulla bocca degli sciocchi.
A lungo andare, solo il capace ha fortuna.
L'uomo deve essere preparato ad ogni evento nella vita, perché non vi è nulla di durevole.
Nessuno sa se per l'uomo la morte non sia per caso il più grande dei beni, eppure la temono come se sapessero bene che è il più grande dei mali. E credere di sapere quello che non si sa non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?
Per tre giorni dopo la morte i capelli e le unghie continuano a crescere ma le telefonate calano progressivamente.
Non è ver che sia la morte Il peggior di tutti i mali; È un sollievo de' mortali Che son stanchi di soffrir.
Della morte questo deve essere detto: per lei, non c'è bisogno di scendere dal letto. Ovunque ti capiti di stare, sta sicuro che gratis te la verranno a portare.
In ogni addio c'è un'immagine della morte.
La morte dei giovani è un naufragio, quella dei vecchi un approdare al porto.
Né visita di morto senza riso, né sposalizio senza pianto.
Morire non mi piace per niente. È l'ultima cosa che farò.
Chi sarebbe così insensato da morire senza aver fatto almeno il giro della propria prigione?
Vi dimostrerò come non può accadere nulla di meglio della morte.