La mia filosofia esistenziale è non dare importanza a ciò che non ne ha.
La sola cosa che separa ciascuno di noi dall'eccellenza è la paura, e l'opposto della paura è la fede. Io sto attento a non confondere l'eccellenza con la perfezione. L'eccellenza posso raggiungerla, la perfezione è affare di Dio.
Il pianeta sconvolto dalla recessione e dalle guerre ha bisogno di ottimismo. E io sono l'uomo giusto per trasmetterlo perché sono il più ottimista del mondo.
Un giorno litigai per un'ora con mio figlio perché voleva andare a dormire con gli stivali da cowboy ai piedi. A un certo punto realizzai che non avevo un vero motivo per impedirglielo. Da allora faccio attenzione a non sprecare energie in irrilevanti nonnulla.
Ho capito presto che il tremore incontrollabile è un fenomeno puramente fisico, una distrazione. L'importante è che lo sia anche per chi mi guarda da fuori. Se siamo entrambi rilassati il Parkinson prende il suo giusto posto nella vita, come la pioggia e il mal di denti.
La filosofia ama i dissidi, perché dai dissidi si produce, si genera, si alimenta, crea variazioni tematiche, giochi euristici, assolute novità.
Non c'è un metodo della filosofia, ma ci sono metodi; per così dire, differenti terapie.
Certo è facile fare filosofia quando lo str***o con la me**a nel sangue è un altro.
Non so nulla dell'anima. Non sono mai stato quel genere di filosofo.
La scienza è ciò che sappiamo e la filosofia è ciò che non sappiamo.
Tutta la difficoltà della filosofia sembra consistere in questo: investigare le forze della natura dai fenomeni di moto e quindi dimostrare da queste forze altri fenomeni.
I filosofi non sono meno fastidiosi, e niente meno da temere dei gelosi; con quel loro volere guardare le cose tanto per sottile, gli uni cercano di distruggere la virtù, e gli altri la bellezza.
Per dimostrare di essere un filosofo devi scrivere un libro. Così hai la tua pergamena e la spugna ufficiale da filosofo.
Quando uno ha approfondito un problema filosofico deve, in qualche modo, indietreggiare come un pittore davanti al quadro e guardare ciò che ha prodotto.
I filosofi (i cosiddetti re del mondo) in realtà sono soltanto i lustrascarpe della posterità.