L'aforisma è il boia della prolissità.
Il superbo cammina sui trampoli della solitudine.
Uno spettacolo meraviglioso: il tramonto che fa il nido negli occhi dei bambini.
Un aforisma ha poco fiato in corpo, ma gambe lunghe.
I soldi modellano la vita a propria immagine e quantità.
Mai dire la verità. Si rischia che qualche sprovveduto ci creda.
L'aforisma è il potere che limita e rinchiude. Forma che ha forma di orizzonte, che è il proprio orizzonte. Da qui si vede anche in che cosa sia attraente, sempre ritratta in se stessa, con qualcosa di cupo, di concentrato, di oscuramente violento che la fa rassomigliare al delitto di Sade.
La superiorità dell'aforisma: uccide la spiegazione.
L'aforisma è l'arte di condensare pensieri di saggezza (e non) in maniera tale da ingenerare la convinzione che solo una mente superiore sappia penetrarli.
Il rifiuto aggressivo, ostinato del sistema. L'aforisma, ormai.
Grazie alla sua forma breve, l'aforisma impressiona lo spirito e si ricorda facilmente. Per queste ragioni, costituisce uno dei più sicuri mezzi per perpetuare i pensieri.
Un aforisma non è mai un frammento. Che bel frammento può essere un romanzo di 880 pagine!
A nessuno dovrebbe essere consentito di scrivere più di un aforisma: non c'è anima così grande che non si possa esprimere con poche e precise parole.
Se un romanzo erotico è un lento strip-tease, l'aforisma te la sbatte in faccia.
L'aforisma non coincide mai con la verità: o è una mezza verità o è una verità e mezza.
L'intento principale dell'aforisma non è quello di spiegare o dimostrare qualcosa, ma quello di colpire.