La misura della ricchezza non son gli averi, ma l'uso che l'uom ne fa.— Michele Colombo
La misura della ricchezza non son gli averi, ma l'uso che l'uom ne fa.
Il maligno dice male de' buoni; lo stolto or de' buoni, or de' malvagi; il saggio di nessuno mai.
La bugia è brutta anche quando essa giova: or che sarà quando nuoce?
Se l'uom fosse meno accecato dall'amor proprio, avrebbe in abborrimento, più che la satira, l'adulazione. Quella di sua natura tende a sanare, questa a corrompere la mente ed il cuore.
Un uom malnato non dimentica un torto che ha ricevuto, per cento piaceri che gli sien fatti; e un uom bennato, per cento torti che gli sien fatti, non dimentica un piacere che ha ricevuto.
Se vuoi chiuder tranquillamente i tuoi occhi quando ti se' coricato, tienli ben bene aperti durante il giorno.
Quando il ricco ha bisogno d'un goccio, ei rompe la brocca.
Nessuno è profeta in patria tranne i ricchi!
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
La ricchezza è una convinzione; la povertà una certezza.
C'è vera condivisione solo nella povertà. C'è vera ricchezza solo nella condivisione.
La ricchezza è una maledizione quando l'hai perduta.
Senza la ricchezza è vano essere un ragazzo simpatico.
Tutti hanno la stessa quantità di ghiaccio: i ricchi d'estate e i poveri d'inverno.
Non ho mai conosciuto una persona che ammettesse di essere ricca o di stare dormendo: forse chi è povero o sta sveglio ha un qualche grande vantaggio di ordine morale? Perché mai sarà così?
Ho paura della ricchezza come della felicità. Tutti questi soldi mi scombussolano, mi fanno quasi sentire in colpa. Da un lato ho paura di gettarli via, perché m'è rimasto il ricordo vivissimo di quand'ero povero, dall'altro temo sempre di scoprirmi avaro.