I ricchi vanno aiutati, abbiamo già troppi poveri.— Ennio Flaiano
I ricchi vanno aiutati, abbiamo già troppi poveri.
Dopo ogni viaggio, in cui mi sono illuso di interessarmi di qualcosa, di capire, di arricchirmi, mi accorgo che sono affondato di un altro centimetro nelle sabbie mobili. Non bisogna muoversi.
La razza non è data dal colore della pelle ma dall'insensibilità al rumore.
La televisione mi fa dormire e mi lascia sempre insoddisfatto, come i veri sonniferi.
La vita quotidiana è così affidata al caso ch'io non solo ne ho paura ma anche ribrezzo.
A furia di leccare qualcosa sulla lingua rimane sempre.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
La ricchezza è relativa all'oggetto a cui taluno tende: un uomo che abbia trecentomila scudi di rendita, è un ricchissimo privato, ma sarebbe un miserabile sovrano.
Le ricchezze sono al servizio del saggio, allo sciocco comandano.
Della ricchezza gode soprattutto l'uomo che non ne sente affatto il bisogno.
Per il ricco la parola di Dio giunge sempre importuna, perché esige tutto lo spazio, e questo è sbarrato dal possesso proprio.
È già molto non essere corrotti dal contatto con la ricchezza; è grande chi ci vive in mezzo da povero.
La ricchezza non è altro che un olio che permette alle ruote del mondo di girare.
Non c'è altra ricchezza che la vita. La vita che include tutte le forze dell'amore, della gioia e dell'ammirazione.
Nessuno è profeta in patria tranne i ricchi!
Ricca nave dal porto appena uscita Carca non pur di perle e d'oro e d'ostro, Ma di tutto il tesor del secol nostro, A solcar l'aspro mar di questa vita.