A vent'anni si tenta la poesia, a cinquanta si pensa che bisognava insistere.— Ennio Flaiano
A vent'anni si tenta la poesia, a cinquanta si pensa che bisognava insistere.
Basta alzarsi una mattina alle sette e uscire per capire che abbiamo sbagliato tutto.
In Italia la linea più breve tra due punti è l'arabesco.
Roma città corrotta? Non credo: troppi impiegati. Sarebbe una corruzione fondata sull'anticipo degli arretrati, su una ferma richiesta di aumenti e sull'anticipo della liquidazione. Ed è mai possibile?
L'inferno italiano è popolato di maldestri peccatori che al rifiuto del concetto di colpa e di peccato uniscono la capacità di ridere dei guai in cui si trovano. E poiché il Diavolo laggiù è il padrone, ne deriva la necessità di imbrogliarlo. La nostra commedia è tutta qui.
Vivere a Roma è un modo di perdere la vita.
Il poeta non dorme mai ma in compenso muore spesso.
Conviene al poeta ch'egli stesso sia casto e pio, ma non occorre che tali siano i suoi versi.
La poesia può essere di qualche soccorso per chi deve sostenere il peso della povertà, e di soccorso anche migliore a chi deve sostenere il peso della ricchezza.
L'uomo molto ricco deve parlare sempre di poesia o di musica ed esprimere pensieri elevati, cercando di mettere a disagio le persone che vorrebbero ammirarlo per la sua ricchezza soltanto.
Ho iniziato facendo il cantante di un gruppo punk. Poi ho scoperto come la mia passione per la poesia potesse coniugarsi con la musica rock.
Prosa = parole nel miglior ordine possibile; poesia = le migliori parole possibili nel miglior ordine possibile.
Ciò che in poesia è strabiliante diventa brusco in prosa, la forza diventa brutalità, la vivacità ardore e l'audacia sfacciataggine.
Il poeta, quando è rapito dall'ispirazione, intuisce Dio.
La poesia dovrebbe essere grande ma discreta; qualcosa che ti penetra dentro senza farti trasalire, senza colpirti in sé stessa, ma col suo messaggio.
Il pensiero è sempre la pietra d'inciampo della poesia.