Far poesie è come far l'amore: non si saprà mai se la propria gioia è condivisa.— Cesare Pavese
Far poesie è come far l'amore: non si saprà mai se la propria gioia è condivisa.
Il maggiore torto del suicida è non d'uccidersi, ma di pensarci e non farlo. Niente è più abbietto dello stato di disintegrazione morale cui porta l'idea, l'abitudine dell'idea del suicidio.
Ogni pensiero è veramente pensato all'istante, il verso fatto della baldanza e diversità della mente in azione, che si vede nell'atto di pensarlo, ed esprime questa sua coscienza. Walt Whitman canta la gioia di scoprire pensieri.
La forza dell'indifferenza! È quella che ha permesso alle pietre di durare immutate per milioni di anni.
Quando ci lasciavamo non ci pareva di separarci, ma di andare ad attenderci altrove.
È concepibile che si ammazzi una persona per contare nella sua vita?
Come i bambini ed i vecchi si mise a piangere senza sapere il perché, ‐ di dolore ch'era gioia, di gioia ch'era dolore.
La cosa che in questo mondo può essere più orrida è la gioia.
La più grande gioia della vita è la convinzione di essere amati.
La gioia è un'affezione passiva che aumenta la nostra potenza di agire, e solo la gioia può essere un'affezione attiva.
Queste gioie violente hanno una fine violenta.
L'amore è attesa di una gioia che quando arriva annoia.
La gioia non è nelle cose, è in noi.
Per due fedeli amanti Tutto, tutto è gioir.
Non bisogna mai gioire della propria giornata prima di aver messo il berretto da notte.
La gioia e l'amore sono le ali per le più grandi imprese.