Non desiderare, e sarai l'uomo più ricco del mondo.— Miguel de Cervantes
Non desiderare, e sarai l'uomo più ricco del mondo.
Non si dovrebbe parlare di corda in casa dell'impiccato.
Sii breve, che un discorso lungo non può mai dar piacere.
L'amore e l'affetto facilmente accecano gli occhi della comprensione.
Ben è ragionevole e giusto che Amore venda a caro prezzo le sue glorie, poiché non ha il mondo miglior tesoro: ed è manifesto che tiensi a vile ciò che a vil pregio s'aquista.
Questa è la parte di un uomo saggio, conservarsi oggi per l'indomani, e non arrischiare tutte le sue uova in un cesto solo.
Ci si crede puri finché si disprezza quel che non si desidera.
Tutti quei desideri che, se non esauditi, non arrecano vera sofferenza non sono necessari: il loro stimolo è tale da potersi annientare facilmente quando appaiano indirizzati a cose difficili a ottenersi, o siano tali da recare danno.
L'aver desideri smoderati è da fanciullo, non da uomo.
Il desiderio, muovendo sempre verso ciò che ci è più contrario, ci costringe ad amare quel che ci farà soffrire.
Non serve tanto il desiderio di credere quanto quello di scoprire, che è esattamente il suo opposto.
Si ama il proprio desiderio e non la cosa desiderata.
Per il desiderio nulla è abbastanza, per la natura è abbastanza anche il poco.
La gente accetta di adattare i propri desideri, farseli snaturare e indirizzare su oggetti, su automobili e vestiti e apparecchi elettronici e giocattoli inutili che servono a far dimenticare cosa è diventato il mondo.
Nulla bramiamo tanto quanto ciò che non ci è consentito.
I nostri desideri hanno le ali del falco, le nostre possibilità i monconi della tartuca.