Estasi: vita comune; fedeltà, vera passione.— Milan Kundera
Estasi: vita comune; fedeltà, vera passione.
L'ironia irrita. Non perché si faccia beffe o attacchi, ma perché ci priva delle certezze svelando il mondo come ambiguità.
Bisogna avere almeno una certezza: quella di rimanere padrone della propria morte e di essere in grado di scegliere l'ora e i mezzi.
Solitudine: dolce assenza di sguardi.
L'amore comincia nell'istante in cui la donna si iscrive con la sua prima parola nella nostra memoria poetica.
I bambini sono senza passato ed è questo tutto il mistero dell'innocenza magica del loro sorriso.
Se l'ignoranza e la passione sono i nemici della moralità nel popolo, bisogna anche confessare che l'indifferenza morale è la malattia delle classi colte.
La passione del cuore è di tale natura che nessuno la conosce bene, se non chi l'ha provata.
Tutto ha un limite, anche le passioni umane.
Diffidate degli uomini che non hanno passioni.
Nella sua prima passione la donna ama il suo amante, in tutte le altre ciò che ama è il suo amore.
Noi lavoriamo nell'oscurità: facciamo quel che possiamo, diamo quello che abbiamo. Il dubbio è passione, e le nostre passioni sono il nostro compito, il resto è la pazzia dell'arte.
È il colmo della follia riproporsi la soppressione delle passioni. Questo è il bel progetto del devoto, che si tormenta come un forsennato per non desiderare nulla, non amare nulla, non sentire nulla, e che finirebbe per diventare un vero e proprio mostro se riuscisse a realizzarlo!
Le passioni sono i soli oratori che persuadono sempre: il più semplice degli uomini che nutra una passione è più convincente del più eloquente che ne sia privo.
Io credo che chi non ha provato l'ansia dell'attesa, i lunghi tormenti del desiderio insoddisfatto, la paura di perdere la propria donna, i dubbi dell'assenza, non possa dire fino a quale altezza sappia giungere la passione.
Ragione e passione sono timone e vela della nostra anima navigante.