Scrivere versi è come cantare sotto la doccia. Un fatto intimo.
Nelle cose di questo mondo è preferibile tenersi lontani dalla perfezione. Prendi ad esempio la luna, una volta piena comincia a calare; quando la frutta è matura cade a terra. Una piccola mancanza assicura l'eternità.
Penso sia vero che il destino di persone lontane è legato da un filo, e che i desideri di ognuno sono ascoltati dal Cielo e dalla Terra senza che possiamo interferire.
Per la gente comune, saper ingoiare i torti è una fortuna e che chi impara a sopportare vive tranquillo.
Nello scrivere tenetevi lontani da ogni eccesso di stile e di passione e farete cosa utilissima e onestissima.
Ho scritto questo racconto più lungo del solito, semplicemente perché non ho avuto il tempo per farlo più corto.
Scriverà cose degne di essere scritte soltanto colui che sia spinto esclusivamente dalla cosa che gli sta a cuore.
Per scrivere al meglio delle proprie capacità, è opportuno costruire la propria cassetta degli attrezzi e poi sviluppare i muscoli necessari a portarla con sé.
Era molto divertente, all'inizio. Smise di esserlo quando scoprii la differenza fra scrivere bene e scrivere male. E poi feci una scoperta ancora più allarmante: la differenza fra un ottimo stile e la vera arte; sottile ma feroce.
Noi non scriviamo per il popolo. Qualsiasi tipo di arte si rivolge solo all'aristocrazia intellettuale di una nazione.
Di solito i blogger sono apprendisti-mancati-pretesi letterati che si dannano a cercare stima e fama in Internet. O signore e signorine che approfittano della copertura di un nickname, per sfogare umori e ardori, esibire dolciastre poesie o confidare i propri amori (di regola infelici).
Di tutto quanto è scritto io amo solo ciò che uno scrive col sangue. Scrivi col sangue e allora imparerai che il sangue è spirito.
Scrivere mi consente di rimanere integra e di non perdere pezzi lungo il cammino.
Scrivi qualcosa degno d'esser letto o fai qualcosa degno d'esser scritto.