C'è da avere più paura di tre giornali ostili che di mille baionette.
Lasciate dormire la Cina, perché al suo risveglio il mondo tremerà.
È tempo che anche l'Italia vada annoverata fra le nazioni libere e potenti.
Meglio varrebbe non aver vissuto che vivere senza gloria.
Ho fallito nell'intento, e perciò ho torto; questa è una mera giustizia.
L'amicizia non è altro che un nome.
Leggo avidamente il giornale. È la mia unica fonte di continua finzione letteraria.
La stampa più libera del mondo è la stampa italiana. Il giornalista italiano è libero perché può esercitare funzioni di controllo, critica, propulsione.
Giornalisti. Chi si salverà da questi cuochi della realtà?
Il giornalismo di qualità non è merce a buon mercato e un'industria che cede gratis i suoi contenuti non fa altro che cannibalizzare la propria capacità di produrre buon giornalismo.
Ciò che la lue ha risparmiato viene devastato dalla stampa. In futuro non sarà più possibile stabilire con certezza la causa dei rammollimenti cerebrali.
I giornali seguono tutti politiche diverse, per cui, come è ovvio, devono dare notizie diverse.
Il giornalismo di agenzia è quello forse più vero e divertente, quello dove vivi a contatto diretto con la fonte e dove scopri la bellezza della Notizia.
È l'ultima giornalista che fa inchieste vere, in un momento in cui su tutti i giornali sono state abbandonate. E addirittura stupisce che le possa fare.
Nel giornale si trova tutto. Basta leggerlo con sufficiente odio.
I giornali sono un brutto vizio. Sono l'equivalente, in campo letterario, delle tavole calde in campo gastronomico.