L'unica vittoria in amore è la fuga.
La pubblica stima è la ricompensa degli uomini dabbene.
Vi sono certe calunnie contro cui l'onniscienza stessa smarrisce.
Le pene dell'altro mondo furono immaginate per supplire alle insufficienti attrattive che ci si offrono in esso.
Bisogna parlare agli occhi per persuadere il popolo.
Chi ha paura d'essere battuto sia certo della sconfitta.
La guerra è una serie di catastrofi che risultano in una vittoria.
Se non accetti di perdere, non puoi vincere.
Un vero ribelle conosce la paura ma sa vincerla.
Era tema costante di Totila il ritenere che il vizio e la rovina nazionale siano inseparabilmente connessi; che la vittoria sia il frutto della virtù morale e militare, e che il principe, e anche il popolo, siano responsabili dei crimini che essi trascurano di punire.
La sconfitta ha qualcosa di positivo: non è definitiva. In cambio, la vittoria ha qualcosa di negativo: non è mai definitiva.
Lo spirito olimpico esiste ed esisterà sempre, perché il sentimento sportivo non può ridursi a una corsa per la vittoria, senza lealtà e rispetto dell'avversario.
Le ricompense per coloro che perseverano superano di molto il dolore che deve precedere la vittoria.
Un esercito vittorioso prima vince, poi dà battaglia; un esercito destinato alla sconfitta prima dà battaglia, poi spera di vincere.
Nell'evoluzione della vera coscienza una contraddizione è il primo passo verso una vittoria.
La speranza era nel valore, la salvezza dipendeva dalla vittoria.