La Chiesa giudica con le idee di Dio!
L'umiltà è il fondamento su cui poggia tutta la santità.
Noi uomini viviamo di imitazione, facciamo quello che vediamo compiere da altri.
È stato scritto che «la vita è un grande pensiero fissato in giovinezza e tradotto in pratica».
È di fede che nelle anime soltanto Dio opera.
La grandezza la si deve misurare nei confronti con Dio. Quanto più uno si avvicina a Dio tanto più s'innalza.
Non vi è eresia, né filosofia, tanto aborrita dalla Chiesa, quanto l'essere umano.
La Chiesa non si è mai curata troppo di annotare i nomi dei suoi persecutori, ma non ha mai lasciato che, per quieto vivere, cadessero in dimenticanza i nomi dei suoi martiri.
La Chiesa invece vive della verità. E la verità non fa calcoli di convenienza.
La domenica le chiese sono affollate, e tutti venerano il papa, anche se quasi nessuno lo ascolta in materia di anticoncezionali, perché si parte dal concetto che un anziano celibe, senza preoccupazioni di carattere pratico, non può essere un esperto di quel delicato argomento.
La Chiesa si muove, è articolata, è attenta alle novità del mondo, dell'uomo, alle loro inquietudini. Questo rende la Chiesa importante per tutti noi, anche per coloro che non credono o si rammaricano di non credere.
La Chiesa ha la vocazione di portare al mondo la gioia, una gioia autentica e duratura.
Questa è la ragion di Stato, fratel mio, obedir alla Chiesa cattolica.
La Chiesa non agisce per estendere il suo potere o affermare il suo dominio, ma per portare a tutti Cristo, salvezza del mondo.
Se per "città di Dio" si intende la riunificazione del genere umano nella chiesa cattolico-romana, come vuole la tradizione cattolica, penso che si debba cambiare al più presto programma. Il mondo l'ha già fatto.
Se la Chiesa non è accogliente, non è Chiesa. Se io non ti accolgo, mi metto fuori dalla comunione. La comunione è rotta da chi non accoglie e non certo da chi non è accolto.