La coscienza è un cane che non ci impedisce il transito, però noi non possiamo impedirgli di abbaiare.
Un ottuso che, con un'improvvisa illuminazione di mente, stupisce e scandalizza, è come un cavallo da tiro spinto al galoppo.
Chi non ha vera grandezza d'animo non può avere bontà; può avere soltanto bonomia.
La giornata più perduta di tutte è quella in cui non si è riso.
L'amore è come le epidemie: più uno le teme, più è esposto al contagio.
La speranza non è che un ciarlatano che c'inganna senza posa.
Scienza senza coscienza non è che rovina dell'anima!
L'uomo, per il semplice fatto di essere uomo, di aver coscienza di sé, è, in confronto all'asino o al granchio, un animale malato. La coscienza è malattia.
La coscienza è il caos delle chimere, delle brame, dei tentativi; la fornace dei sogni; l'antro delle idee vergognose; il pandemonio dei sofismi; il campo di battaglia delle passioni.
L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari.
E non vuoi capire che la tua coscienza significa appunto 'gli altri dentro di te'.
Certo, la nostra coscienza è un grande impedimento, ma poi ci si accorda sempre con lei, come col fisco.
La coscienza è la più mutevole delle regole.
La coscienza rende un uomo codardo: un uomo non può rubare, che essa lo accusa; un uomo non può bestemmiare, che essa lo raffrena...; ed ogni uomo che vuol vivere bene cerca di fidarsi di se stesso e di vivere senza di lei.
Non c'è niente al mondo così sconveniente per una donna quanto l'avere una coscienza anticonformista.
Nulla atterrisce più di uno specchio una coscienza non tranquilla.
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