La religione non spiega nulla, complica tutto.
L'adesione al comunismo è il rito che permette all'intellettuale borghese di esorcizzare la sua cattiva coscienza senza abiurare il suo essere borghese.
Educare l'uomo è impedirgli la "libera espressione della sua personalità".
Questo secolo sprofonda lentamente in un pantano di sperma e di merda. Per maneggiare gli avvenimenti attuali gli storici futuri dovranno mettersi i guanti.
L'autentico umanesimo si edifica sulla consapevolezza delle insufficienze umane.
Lo scetticismo autentico aspetta serenamente senza erigere idoli surrettizi.
Coloro che hanno una religione possono ritenersi felici, perché non a tutti è dato credere a cose sopraterrene.
Fin quando ogni pazzo, ogni teologo, ogni baciapile e ogni gazzettiere potrà permettersi di intendere e di applicare la parola di Dio secondo come gli garba al momento, qualsiasi discussione su questioni religiose rimarrà sterile.
Della religione, credo sia inutile parlarne e cercarne i resti: darsi ancora la pena di negare Dio è infatti il solo scandalo in simile materia.
I pagani non conoscono Dio, e amano solo la Terra. Gli ebrei conoscono il vero Dio, e amano solo la Terra. I cristiani conoscono il vero Dio, e non amano la Terra.
Abbiamo religioni a sufficienza per farci odiare, ma non a sufficienza per farci amare l'un l'altro.
Il mondo privo di religione si ritrova senza coesione interna, schiacciato su una dimensione sola, in balìa di un egoismo che sa solo calcolare, molto prossimo al cinismo, talora alla disperazione.
È più facile morire per una religione che viverla assolutamente.
Non esiste alcuna religione naturale: le religioni, tutte, sono prodotti artificiali.
Mi sono convinto che ogni religione esprime il bisogno di una determinata popolazione in quel momento storico.
Non bisogna dimenticare che religioso non è più sinonimo di santo di quanto soldato lo è di eroe.