La poesia è la parola dei secoli.
Ogni atomo è armonizzato con l'immenso universo; e la sua natura dipende dalla natura del tutto. Giova, ad intendere le cose grandi, studiare le piccole. E viceversa.
Il mondo chiama onesta la donna che con gli ornamenti della persona ad arte vestita, ad arte ignuda, con gli atti, gli sguardi, le parole accennanti ad amore, s'ingegna di suscitare quanti può desiderii, ma non degna saziarli perché i desiderii suoi sono altrove.
L'abito è grande maestro, ma di per sé insufficiente, se non vi si aggiunga la ragione pensata e la volontà di quello a che l'uomo si viene abituando.
Per la concordia le cose piccole sempre crescono, e per la discordia le grandissime si distruggono.
Due amici che tentano romperla, son come due mani d'un corpo stesso che tentano troncarsi a vicenda.
La poesia dev'essere la naturale effusione dell'anima nostra.
La poesia è anche e forse soprattutto lettura del grande libro della natura.
I poeti son vecchi signori che mangian le stelle distesi sui prati delle loro ville. E s'inventano zingare e more per farsi credibili agli occhi del mondo col loro dolore.
La sfida della grande poesia è il male più brutto, il male tragico, l'irreparabile perdizione o distruzione o condanna dell'innocente.
Un tempo si credeva che lo zucchero si estraesse solo dalla canna da zucchero, ora se ne estrae quasi da ogni cosa; lo stesso per la poesia, estraiamola da dove vogliamo, perché è dappertutto.
È proprio vero che la poesia è deliziosa, infatti la prosa migliore è piena di poesia.
La casa della poesia non avrà mai porte.
Solo gli animali più acuti e attivi sono capaci di provare noia. Un tema per un grande poeta sarebbe la noia di Dio il settimo giorno della creazione.
La poesia è qualcosa che si trova tra il sogno e la sua interpretazione.
I poeti che brutte creature, ogni volta che parlano è una truffa.