La poesia è la parola dei secoli.— Niccolò Tommaseo
La poesia è la parola dei secoli.
Più parole potenti e azioni generose ha ispirate il dolore agli uomini, che la gioia.
Non è coraggio senza pazienza.
L'abito è grande maestro, ma di per sé insufficiente, se non vi si aggiunga la ragione pensata e la volontà di quello a che l'uomo si viene abituando.
Chi nel primo colloquio vi fa periodi lunghi, difficile vi diventi amico.
L'amicizia fugge dalla ricchezza, come colomba dal falco.
La vera poesia può comunicare anche prima di essere capita.
La poesia, costretta a essere poesia sociale, poesia civile, poesia patriottica, intristisce sui libri, avvizzisce nell'aria chiusa della scuola, e finalmente ammala di retorica, e muore. E noi di questa pseudopoesia ne abbiamo tanta.
La poesia è anche e forse soprattutto lettura del grande libro della natura.
Poesia non compresa. La poesia è una cosa talmente magica che quelli stessi che la fanno sono gli ultimi a capirci qualche cosa.
Un poesia è, o dovrebbe essere, un tratto impermeabile del fiume che sta scorrendo in tutte le direzioni, e tutte le immagini in conflitto entro di esso dovrebbero essere riconciliate per quel breve fermarsi del tempo.
La poesia è la prova della vita. Se la tua vita arde, la poesia è la cenere.
Non si scrive un poema con le idee, ma con le parole.
La poesia non è un libero movimento dell'emozione, ma una fuga dall'emozione; non è l'espressione della personalità, ma la fuga dalla personalità.
Il Poeta è un uomo che non sa cosa dire, ma sa come dirlo.
La poesia è il perpetuo sforzo di esprimere lo spirito della cosa, di penetrare il corpo bruto, e di cercare la vita e la ragione che lo fa esistere.