Chi ama la vita è sempre con il fucile alla finestra per difendere la vita.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
Chi si rassegna non vive: sopravvive.
Al giorno d'oggi ci si prende e ci si lascia con troppa facilità. Si pratica il piacere come uno sport, e il facile gioco dei rapporti amorosi conduce alla dissoluzione del sentimento amoroso.
Tu che non sai come la vita sia molto più del tempo che passa fra il momento in cui si nasce e il momento in cui si muore, su questo pianeta dove gli uomini fanno miracoli per salvare un moribondo e le creature sane le ammazzano a cento, mille, un milione per volta.
Ove c'è raziocinio c'è scelta, ove c'è scelta c'è libertà.
La più insistente ed urgente domanda della vita è: "Che cosa fate voi per gli altri?"
La vita segreta dei morti era qualcosa che non avrebbe mai dovuto riguardare i vivi.
Verso la fine della vita avviene come verso la fine di un ballo mascherato, quando tutti si tolgono la maschera. Allora si vede chi erano veramente coloro coi quali si è venuti in contatto durante la vita.
Ogni uomo rintraccia sé stesso attraverso la vita.
La vita è un compromesso tra ciò che il tuo ego vuole fare, ciò che l'esperienza ti dice di fare, e ciò che i tuoi nervi ti fanno fare.
Il brutto della vita è che non ci sono le istruzioni per l'uso. Se non funziona non te la danno indietro nuova, ti devi tenere quella che hai, usata, sporca e mal funzionante.
La vita in sé è breve, ma i mali la fanno allungare.
La vita, più è vuota e più pesa.
La mia vita... quella... quella non torna forse e non lo so... è fatta di pezzi scompagnati e io non sono la somma delle mie parti. La somma delle mie parti non dà un intero... un me intero!
Crepita, la vita, brucia istanti feroci e negli occhi di chi passa anche solo a venti metri da lì non è che un'immagine come un'altra, senza suono e senza storia.