La conversazione dovrebbe sfiorare tutto, ma non soffermarsi su nulla.
Le lodi mi rendono umile, ma quando mi insultano so di aver toccato le stelle.
Le differenze che ci distinguono l'uno dall'altro sono questioni superficiali: gli abiti, l'educazione, il tono della voce, le opinioni religiose, l'apparenza personale, gli usi, e altre cose simili.
Dopo il primo bicchiere, si vedono le cose come si vorrebbe che fossero. Dopo il secondo, si vedono le cose come non sono. In fine, si vedono le cose come realmente sono, e questa è la cosa più orribile del mondo.
Quando vuoi davvero l'amore lo troverai che ti aspetta.
Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle.
Il colloquio, con la sua unità, sorregge il nostro esserci.
Chi fa un libro ci mette dentro, di solito la parte migliore di sé; e per questo, conversare con i libri, è più piacevole che conversare con gli uomini.
In un colloquio un po' lungo anche il più saggio diventa una volta pazzo e tre volte minchione.
Mi piace sentirmi parlare. È una delle cose che mi divertono di più. Spesso sostengo lunghe conversazioni con me stesso e sono così intelligente che a volte non capisco nemmeno una parola di quello che dico.
Il legame di ogni rapporto, sia nel matrimonio sia nell'amicizia, sta nella conversazione.
Le conversazioni assomigliano ai viaggi per mare: ci si stacca da terra quasi senza accorgersene, per avvedersi poi di aver lasciato riva solo quando si è già molto lontani.
Non ho mai voglia di conversare con un uomo che ha scritto più di quanto abbia letto.
Non s'impara qualcosa dagli altri che nelle conversazioni a due, dove colui che insegna si adatta alla natura dell'altro, rispiega, esemplifica, domanda, discute e non detta il suo verbo dall'alto.
Un abito silenzioso nella conversazione, allora piace ed è lodato, quando si conosce che la persona che tace ha quanto si richiede e ardimento e attitudine a parlare.
Alla conversazione durante un party nessuno contribuisce più degli assenti.