Dov'è il dolore, là il suolo è sacro.— Oscar Wilde
Dov'è il dolore, là il suolo è sacro.
Il libro della vita inizia con l'immagine di un uomo e una donna in un giardino. Termina con l'Apocalisse.
Nulla mi riesce più gradito che scoprire la virtù in una persona nella quale non ne avevo mai sospettato l'esistenza. è come trovare un ago in un fienile. Esso punge. Se possediamo delle virtù abbiamo il dovere di avvisarne la gente.
Finora ignoravo cosa fosse il terrore: ormai lo so. è come se una mano di ghiaccio si posasse sul cuore. è come se il cuore palpitasse, fino a schiantarsi, in un vuoto abisso.
Gli uomini sono dei tali codardi! Violano ogni legge del mondo e ne temono la lingua.
Vi è solo una cosa peggiore al mondo del far parlare di sé. E' il non far parlare di sé.
Ci sono pochi dolori, per quanto strazianti, ai quali una buona rendita non arrechi un certo sollievo.
Anche l'uomo più sano e più sereno può risolversi per il suicidio, quando l'enormità dei dolori e della sventura che si avanza inevitabile sopraffà il terrore della morte.
Chi aumenta sapienza, aumenta dolore.
Il dolore è un gran ricostituente dell'uomo, credete; e in certi casi è un confortante indizio di vitalità morale, perché dove non vi è dolore, vi è cancrena.
Il dolore ha certi limiti che non conviene oltrepassare.
Il dolore però non è passato. Era sempre lì, e mi tirava dentro, pretendeva di essere sentito.
Puoi trovare del dolore nuovo di zecca ogni volta che scopri qualcosa che più o meno sai già.
Poiché il dolore è la suprema emozione di cui è suscettibile l'uomo, esso è a un tempo il tipo e il modello di ogni grande arte.
Niente rende tanto grandi, quanto un grande dolore.
Parole, frasi, idee, non importa quanto sottili o ingegnose, i voli più folli della poesia, i sogni più profondi, le visioni più allucinanti, non sono altro che rozzi geroglifici cesellati nella sofferenza e nel dolore per commemorare un evento non comunicabile.