Dov'è il dolore, là il suolo è sacro.
Ho la sensazione di aver dato tutta la mia anima a qualcuno. A qualcuno che la usa come se fosse un fiore da mettere all'occhiello, una piccola decorazione per gratificare la sua vanità, un ornamento per un giorno d'estate.
Quando cerchi sinceramente l'amore, lo trovi che ti sta aspettando.
In questa epoca, tanti sono così ansiosi di educare il prossimo, che non hanno tempo per educare se stessi.
C'è una sola cosa peggiore di un matrimonio senza amore: uno in cui c'è amore, ma da una parte sola.
Tutti possono essere buoni, in campagna.
Le lacrime non sono espresse dal dolore, ma dalla sua storia.
Uno dei vantaggi del piacere sul dolore è che al piacere puoi dire basta, al dolore non puoi.
L'accettazione è il primo passo per superare una delusione. Il dolore nasce sempre dal desiderio che le cose siano diverse da come sono.
Ogni dolore viene scritto su lastre di una sostanza misteriosa al paragone della quale il granito è burro. E non basta un'eternità a cancellarlo.
Temo il dolore fisico in quanto penso che esso possa limitare la mia libertà. Ho paura di non saperlo sopportare.
Che cos'è il piacere, se non un dolore straordinariamente dolce.
Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali.
Quei soli che capiscono tutta l'amarezza dei dolori di spirito possono consolare gli afflitti.
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.
È probabile che i tormenti del martirio li sentono più acutamente gli astanti. I tormenti sono illusori. La prima sofferenza è l'ultima sofferenza, perché le lesioni successive si perdono nell'insensibilità.
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