Niente rende tanto grandi, quanto un grande dolore.— Alfred de Musset
Niente rende tanto grandi, quanto un grande dolore.
La perfezione non esiste. Capire questo è il trionfo dell'intelligenza umana, pretendere di possederla è la forma più pericolosa di pazzia.
L'orgoglio è il pudore delle donne, la costanza del soldato, del martire sulla croce.
La donna che ama un po' e che resiste, non ama abbastanza, e quella che ama abbastanza e che resiste sa di essere meno amata.
Il bene perduto rende l'uomo avaro.
Il piacere delle dispute è di fare la pace.
Il suo dolore era stato maggiore del mio. Quel dolore delinea il confine che ci separa. La sua morte mi ha insegnato a guardarmi dentro e a mantenermi distante. Quel dono di consapevolezza mi ha salvato la vita.
Rimanendo equanime nella felicità e nel dolore, nel guadagno e nella perdita, nella vittoria e nella sconfitta, affronta la battaglia della vita. Così non commetterai peccato.
In una scala da 1 a 10, come valuti il tuo dolore?
Viviamo sotto strati di dolore, uno soggiacente all'altro e che per la presenza di quest'altro non viene percepito, ma che è pronto a far sentire la sua punta non appena quest'altro scompare.
Chi continua a esultare sul rogo, non trionfa sul dolore, bensì sul fatto che, contrariamente a quanto si aspettava, non sente alcun dolore. Una allegoria.
Siamo giunti a tanto meschine insulsaggini che ci tormenta non solo il dolore, ma il pensiero del dolore, come accade solitamente ai bambini, i quali sono spaventati dall'ombra.
La prosperità, il piacere e il successo possono essere volgari e refrattari, ma il dolore è la più sensibile di tutte le cose create.
Il dolore inerisce alla vita come contrappunto che dà pienezza al fervore d'esistere.
Ogni limitazione della conoscenza, della ricerca scientifica in nome di pregiudizi ideologici è un contributo al perpetuarsi di dolore e sofferenze.
Il dolore è così facile da esprimere, eppure così difficile da raccontare.