Ci sono due modi di non amare l'arte. Uno è di non amarla. L'altro di amarla razionalmente.— Oscar Wilde
Ci sono due modi di non amare l'arte. Uno è di non amarla. L'altro di amarla razionalmente.
La gente, per lo più, rovina la propria vita con un altruismo malsano ed esagerato.
Nella strana, semplice economia del mondo si ottiene solo ciò che si dà, e per quelli che non hanno abbastanza immaginazione per penetrare la semplice esteriorità delle cose e se ne dispiacciono, quale pietà può esserci se non quella del disprezzo?
Solo gli ottusi sono brillanti la mattina a colazione.
Le uniche cose che non si rimpiangono sono le proprie follie.
Non c'è arte senza coscienza di sé, e la coscienza di sé e lo spirito critico sono tutt'uno.
L'arte non diventa nuova prima che siano passati dieci anni perché solo allora appare nuova.
Quel che rende interessante o significativa un'opera d'arte è qualcosa di ben diverso dall'espressione di sé.
Se è arte non può essere popolare e se è popolare non può essere arte.
Chi non ama l'arte, non ama la vita...
L'arte è un farmaco per gli imbecilli.
L'arte è un sottrarsi all'azione o alla vita. L'arte è l'espressione intellettuale dell'emozione, distinta dalla vita, che è l'espressione volitiva dell'emozione.
Per lavorare, per creare serenamente un'opera, una grande opera, bisognerebbe non vedere nessuno, non interessarsi a nessuno, non amare nessuno, ma allora per quale ragione fare un'opera?
Tutte le arti si assomigliano - un tentativo per riempire gli spazi vuoti.
Un'opera d'arte si spegne, impallidisce nelle stanze dove ha un prezzo, ma non un valore.
L'arte non riproduce il visibile; piuttosto, crea il visibile.