Posso credere a tutto, purché sia sufficientemente incredibile.
La componente filistea nella vita non è l'incapacità di comprendere l'arte. Persone incantevoli come pescatori, pastori, aratori, contadini e simili non sanno niente dell'arte e sono il vero sale della terra.
Si dovrebbe essere sempre un poco improbabili.
Vale sempre la pena di fare una domanda, ma non sempre vale la pena di dare una risposta.
Tutti ti amano quando sei due metri sotto terra.
La società perdona spesso il criminale; ma non perdona mai il sognatore.
Se dunque qualcuno vuol conoscere quello che deve credere, deve rendersi conto che non potrà capire di più parlandone, che credendo.
Se oggi i popoli civili più non credono che il sole, ogni sera, si tuffi nell'oceano, non è certo merito della religione.
Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla.
Dovete credere in qualcosa: l'istinto, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Questo approccio non mi ha mai tradito, e ha fatto la differenza nella mia vita.
Siamo inclini a credere in chi non conosciamo perché non ci ha mai ingannati.
Credere significa liberare in se stessi l'indistruttibile, o meglio: liberarsi, o meglio ancora: essere.
Per credere è d'uopo voler credere.
Alcuni affermano di credere tutto quello che la Chiesa crede, ma poi non sanno che cosa la Chiesa crede e quindi è come se non credessero.
La parola credere è una cosa difficile per me. Io non credo. Devo avere una ragione per certe ipotesi. Anche se conosco una cosa non è detto che debba crederci.
In quanto a credere, sono pronto a credere tutto ciò che è incredibile.