Per credere è d'uopo voler credere.— Silvio Pellico
Per credere è d'uopo voler credere.
L'innocenza è veneranda, ma quanto lo è pure il pentimento!
L'amicizia e la religione sono due beni inestimabili! Abbelliscono anche le ore de' prigionieri, a cui più non risplende verisimiglianza di grazia!
Quand'hai commesso un torto, non mentir mai per negarlo od attenuarlo. Debolezza turpe è la menzogna. Concedi d'avere errato; qui v'è magnanimità; e la vergogna che ti costerà il concedere, ti frutterà la lode de' buoni.
Tutto ciò che impari, t'applica a impararlo con quanta più profondità è possibile. Gli studi superficiali producono troppo spesso uomini mediocri e presuntuosi.
Non disonorare il sacro nome d'amico, dandolo ad uomo di niuna o poca virtù.
Il genere umano crede sempre, non il vero, ma quello che è, o pare che sia, più a proposito suo.
Si realizzano sempre le cose in cui credi realmente; e il credere in una cosa la rende possibile.
Siamo inclini a credere in chi non conosciamo perché non ci ha mai ingannati.
Alcuni affermano di credere tutto quello che la Chiesa crede, ma poi non sanno che cosa la Chiesa crede e quindi è come se non credessero.
Negare bene, credere bene, dubitare bene sono per l'uomo quel che è il correre per il cavallo.
Non credo nella durata, credo soltanto negli attimi! E neppure in quelli credo veramente! Credo nell'ebbrezza, poiché so che essa è un inganno infame.
Il mezzo più efficace di ottener fama è quello di far credere al mondo di esser già famoso.
Non capisco bene perchè gli uomini che credono agli elettroni si considerino meno creduli degli uomini che credono agli angeli.
Dovete credere in qualcosa: l'istinto, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Questo approccio non mi ha mai tradito, e ha fatto la differenza nella mia vita.