Si corre lo stesso rischio a credere troppo che a credere troppo poco.— Denis Diderot
Si corre lo stesso rischio a credere troppo che a credere troppo poco.
Un giorno fu chiesto a qualcuno se ci fossero dei veri atei. Credete, rispose, che ci siano dei veri cristiani?
Si declama tanto contro le passioni, causa di tutti gli affanni umani, e si dimentica che sono anche la causa di tutte le nostre gioie.
Perché i miracoli di Gesù Cristo sono autentici e quelli di Esculapio, di Apollonio di Tania e di Maometto sono falsi?
Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene.
L'uomo si crede savio quando la sua pazzia sonnecchia.
Le più diffuse credenze traggono la loro forza dall'inverificabilità.
C'è da meravigliarsi e diffidare da coloro che affermano di non avere difficoltà a credere. Forse (com'è stato detto) è perché non hanno ben capito di che cosa si tratta.
Credo che se guardassimo sempre il cielo, finiremmo per avere le ali.
Dobbiamo credere perché i nostri antenati remoti hanno creduto. Ma questi nostri avi erano di gran lunga più ignoranti di noi, hanno creduto cose che oggi ci sarebbe impossibile accettare.
Ci sono due categorie di uomini: i giusti che si credono peccatori, e i peccatori che si credono giusti.
Per credere è d'uopo voler credere.
Il mezzo più efficace di ottener fama è quello di far credere al mondo di esser già famoso.
Quando si crede bisognerebbe lottare per non ridurre Dio a un piccolo idolo domestico.
Non credete a nulla di quanto sentito dire e non credete che alla metà di ciò che vedete.