L'affermazione di Oscar Wilde mette in evidenza un aspetto profondo della relazione tra arte e realtà. Suggerisce che ciò che può sembrare anormale o strano nella quotidianità trova la sua giustificativa nell'arte, dove le convenzioni sociali non vincolano l'espressione creativa. Questo aforisma invita il lettore ad aprire gli occhi su un nuovo modo di vedere il mondo circostante: attraverso lo specchio dell'estetica e della libertà artistica. La vita quotidiana, con le sue peculiarità e stravaganze, è qui riscoperta come fonte d'ispirazione per l’arte, creando una connessione tra la banalità del vivere e il sublime delle opere artistiche. Wilde sollecita un approccio più aperto al mondo che ci circonda, suggerendo di vedere in esso non solo ciò che è conforme alle norme sociali ma anche quelle sfaccettature dell'esperienza umana che spesso vengono ignorate o rifiutate.