Lo scontento è il primo passo nel progresso di un uomo o di una nazione.
Vi è del lusso nell'autorimprovero. Quando ci biasimiamo, crediamo che nessun altro abbia il diritto di farlo. La confessione, non il sacerdote, ci dà l'assoluzione.
Non parlare in modo irriverente della Società, Algernon. Solo le persone che non riescono a entrarci lo fanno.
La vita regge lo specchio all'arte, e riproduce o qualche tipo strano immaginato da un pittore o da uno scultore, o concreta nel fatto ciò che è stato sognato nella finzione.
Per coloro che non sono artisti e per i quali non vi è altra vita che la vita dei fatti, non vi è altra via alla perfezione che quella del dolore.
Ciò che più compromette la vita dal punto di vista artistico è ciò che le impartisce la sua sordida sicurezza l'impossibilità che una emozione possa replicarsi con precisione.
Quando l'uomo non ha più freddo, fame e paura, è scontento.
La scontentezza è mancanza di fiducia in sé stessi, è infermità del volere.