Quando l'uomo non ha più freddo, fame e paura, è scontento.— Ennio Flaiano
Quando l'uomo non ha più freddo, fame e paura, è scontento.
A vent'anni si tenta la poesia, a cinquanta si pensa che bisognava insistere.
Oggi il cretino è pieno di idee.
Nelle recite a soggetto, che siano fatte per il regista o per lo psicanalista, non assistiamo né alla vittoria del poeta né a quella degli attori, ma forse alla sconfitta di tutti; e siccome la sconfitta ci piace, continuiamo.
Molti si sono occupati a combattere la frase e il luogo comune o a farne risaltare il ridicolo. Credo che compito del poeta sia quello di far nuove le parole o di sfuggire le insidie del luogo comune.
Sognatore è un uomo con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole.
I giudici affamati firmano la sentenza, / E dei disgraziati vengono impiccati perché i giurati vadano a mangiare.
Chi è affamato di gloria divora anche l'uomo che è in lui.
Il miglior condimento che ci sia è la fame.
Il denaro non è tutto nella vita. Ma vallo a spiegare a chi non ha nemmeno i soldi per comprarsi da mangiare.
Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi.
Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati.
La fame viene e passa, ma la dignità una volta persa non torna piú.
La mia preghiera è che l'America non venga meno a se stessa e rinnovi la propria identità nella fedeltà ai principi morali e religiosi e nel servizio a un mondo bisognoso di pace e di diritti umani, un mondo affamato di pane e assetato di giustizia e di amore.
Chi va con fame a mensa e stracco a letto,di piume e di sapor non ha bisogno.
La società ha fame di conoscenza.