La voce della coscienza e dell'onore è ben debole quando le budella urlano.
Con la virtù si fanno solo opere fredde. Sono la passione e il vizio ad animarle.
I piaceri violenti sono come le sofferenze profonde: sono muti.
Si corre lo stesso rischio a credere troppo che a credere troppo poco.
Si declama tanto contro le passioni, causa di tutti gli affanni umani, e si dimentica che sono anche la causa di tutte le nostre gioie.
Imbecilli mortali! Pensate di essere capaci di comprendere le passioni che la Natura ha posto dentro di noi, ma esse sono opera di Dio. Volete distruggere queste passioni, restringerle in angusti confini.
La società ha fame di conoscenza.
Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi.
Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno giustiziati.
Il problema del mangiare cibo italiano è che, dopo cinque o sei giorni, hai fame di nuovo.
Nel mondo gli affamati sono tanti quanto i grassi. Gli affamati mangiano spazzatura nelle discariche; i grassi mangiano spazzatura da McDonald's.
Fame e freddo non fanno domande.
La croce della povertà, la croce della fame, la croce di ogni altra sofferenza possono essere trasformate, perché la Croce di Cristo è divenuta una luce nel nostro mondo. Essa è una luce di speranza e di salvezza. Essa dà significato a tutte le sofferenze umane.
Se vedi un affamato non dargli del riso: insegnagli a coltivarlo.
Senza fame l'essere umano è solo una parvenza di se stesso e di conseguenza si annoia e comincia a filosofeggiare.
Il bere vino puro calma la fame.