Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi.— Pablo Neruda
Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi.
Amo il pezzo di terra che tu sei, perché delle praterie planetarie altra stella non ho. Tu ripeti la moltiplicazione dell'universo.
Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera.
Io non so dire quello che hai letto con parole diverse da quelle che ho usato. Quando la spieghi, la poesia diventa banale. Meglio delle spiegazioni, è l'esperienza diretta delle emozioni che può spiegare la poesia ad un animo disposto a comprenderla.
Amare è così breve, e dimenticare così lungo.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.
Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell'esistenza. Farsi primavera significa accettare il rischio dell'inverno. Farsi Presenza, significa accettare il rischio dell'Assenza.
La primavera è in ritardo. Si pensa che sia rimasta incinta.
L'inverno è nella mia testa, ma una eterna primavera è nel mio cuore.
V'è qualcosa nella primavera che non si può esprimere a parole.
Tra un uomo e una donna ciò che chiamano amore è una stagione. E se al suo sbocciare questa stagione è una festa di verde, al suo appassire è solo un mucchio di foglie marce.
E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.
Ricomincia la grande età del mondo,Tornano gli anni d'oro,La terra, come un serpente, rinnovaLa sua veste logora di erbe invernali;Il cielo sorride, e fedi ed imperi riluconoCome relitti in un sogno svanente.
Per questo preferisco di gran lunga l'autunno alla primavera, perché in autunno si guarda il cielo. In primavera la terra.
Tu questo hai della rondine: le movenze leggere: questo che a me, che mi sentiva ed era vecchio, annunciavi un'altra primavera.