La donna è la gloria dell'uomo, perché l'uomo non è dalla donna, ma la donna dall'uomo, anche perché l'uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo.
Chi non vuol lavorare neppure mangi.
Le donne siano vestite con decoro, adorne con modestia e verecondia.
Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
È meglio sposarsi che ardere.
Date alle donne occasioni adeguate ed esse potranno fare tutto.
La donna uscì dalla costola dell'uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata.
Se l'uomo infatti è il capo, la donna è il cuore; e come l'uno tiene il primato del governo, così l'altra può e deve attribuirsi come suo proprio il primato dell'amore.
Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell'arcobaleno e asciugare la pagina con la polvere delle ali delle farfalle.
Essere una donna non vuol dir riempire solo una minigonna...
Vi sono nella vita di un uomo momenti in cui il sorriso di una donna può avere risultati importanti quanto quelli di una esplosione di dinamite.
Ah, le donne! Se non ci fossero, bisognerebbe gonfiarle.
Lasciamo le belle donne agli uomini senza immaginazione.
Le donne non si comprendono, si amano.
Le donne non sono sufficientemente alla pari con gli uomini, così dobbiamo renderci indispensabili. Dopo tutto, abbiamo l'arma più grande nelle nostre mani: siamo donne.
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