Capo della donna è l'uomo.— Paolo di Tarso
Capo della donna è l'uomo.
La donna è la gloria dell'uomo, perché l'uomo non è dalla donna, ma la donna dall'uomo, anche perché l'uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo.
Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
La tristezza secondo Dio produce un pentimento irrevocabile che porta alla salvezza, mentre la tristezza del mondo produce la morte.
L'amore è incompatibile con l'ipocrisia.
E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani.
La donna è il negro del mondo.
Si è spesso insistito su di una notevole inferiorità economica della donna, che, cioè, essa non saprebbe mantenere se stessa. I cambiamenti della tecnica smentiscono quest'affermazione.
La natura ha detto alla donna: sii bella se puoi, saggia se vuoi, ma degna di stima sempre.
L'incostanza delle donne che amo è uguagliata soltanto dalla costanza infernale delle donne che mi amano.
La donna, il più delle volte, non cede all'amore-passione che all'età in cui la solitudine non si teme più.
Una donna innamorata è capace di tutto. Esattamente come una che non lo è.
Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo.
Le donne sono come le automobili. Ogni tanto debbono fare un piccolo tagliando. A noi che stiamo sempre davanti al pubblico, un po' di lifting ce lo dovrebbe pagare lo Stato.
Più sovente la donna è ispiratrice di nobili azioni che istigatrice di ree.