Paolo Giordano offre una riflessione acuta sulla natura complessa delle amicizie umane, sottolineando la presenza di due tipi opposti ma complementari di relazioni. Da un lato ci sono gli amici che desiderano vedere le persone in costante mutamento e crescita; dall'altro c’è chi invece ritiene che non cambiare sia una condizione essenziale per la stabilità della loro intimità condivisa. Questo aforisma invita al pensiero critico sugli amici attorno a noi, spingendoci ad interrogarci sulla natura dei nostri rapporti e su quali aspetti di sé stessi vogliono realmente i nostri interlocutori che emergano alla luce. La frase sottolinea come le relazioni genuine possano essere intrise di sfumature complesse, dove entrambi gli estremi possono manifestarsi in modi diversificati e non sempre evidenti.