Coscienza è capacità di verità e obbedienza nei confronti della verità, che si mostra all'uomo che cerca col cuore aperto.
Speranza, di fatto, è una parola centrale della fede biblica - al punto che in diversi passi le parole fede e speranza sembrano interscambiabili.
Una vera unità non può mai essere fondata su relazioni che neghino l'uguale dignità delle altre persone.
Il sentimento può essere una meravigliosa scintilla iniziale, ma non è la totalità dell'amore.
Essere veramente vivi è essere trasformati dal di dentro, essere aperti alla forza dell'amore di Dio.
Alla teologia della Gloria è inscindibilmente collegata la teologia della Croce.
La voce della coscienza è come uno di quei congegni d'allarme che scattano per ogni nonnulla e nessuno gli dà più retta.
L'affiorare della coscienza si fonde al rivelarsi delle cose.
E non vuoi capire che la tua coscienza significa appunto 'gli altri dentro di te'.
La coscienza rende un uomo codardo: un uomo non può rubare, che essa lo accusa; un uomo non può bestemmiare, che essa lo raffrena...; ed ogni uomo che vuol vivere bene cerca di fidarsi di se stesso e di vivere senza di lei.
Se fosse dato ai nostri occhi terreni di vedere nella coscienza altrui, si giudicherebbe molto più sicuramente un uomo da quel che sogna, che da quel che pensa.
Se nel sonno la coscienza si addormenta, nel sogno l'esistenza si sveglia.
La conoscenza genera coscienza e questa a sua volta produce responsabilità.
La felicità e la pace del cuore nascono dalla coscienza di fare ciò che riteniamo giusto e doveroso, non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno.
La tua coscienza è il metro della schiettezza del tuo egoismo. Ascoltala attentamente.
La libertà di coscienza è un diritto naturale e chi la vuole avere deve anche darla. Ogni setta dice: Oh, datemi la libertà. Ma se voi gliela date, e se ne ha il potere, essa non vorrà concederla a nessun altro.
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