Il Signore tanto ama l'umiltà che, a volte, permette dei peccati gravi. Perché? perché quelli che li hanno commessi, questi peccati, dopo, pentiti, restino umili.
Chi ama currit, volat, laetatur. Amare significa correre con il cuore verso l'oggetto amato.
Sentire il loro sacerdote abitualmente unito a Dio è, oggi, il desiderio di molti buoni fedeli.
Per esser buoni, però, bisogna essere a posto davanti a Dio, davanti al prossimo e davanti a noi stessi.
L'umiltà è l'inizio della santità.
La vittoria della vanità non è la modestia, tanto meno l'umiltà, è piuttosto il suo eccesso.
L'umiltà è come una bilancia: più ci si abbassa da una parte, più ci si innalza dall'altra.
Il peccato prediletto del demonio è l'orgoglio che scimmiotta l'umiltà.
Pochi parlano umilmente dell'umiltà.
Un vero grande uomo non può essere che umile. Egli conosce quanta pochissima parte abbia la volontà sua ne' concepimenti di lui, quanto egli debba tutto ad un incontrollabile estro che non si sa, fino ad oggi, donde venga, come esploda, perché fugga.
La sincerità non è altro che umiltà e tu acquisti l'umiltà solo accettando umiliazioni.
È l'uomo umile che fa le grandi cose, è l'uomo umile che fa le cose audaci.
Umiltà vuol dire verità.
La maggior parte di quella che chiamano umiltà è un'arroganza abilmente camuffata.
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