Chi ama currit, volat, laetatur. Amare significa correre con il cuore verso l'oggetto amato.
Sentire il loro sacerdote abitualmente unito a Dio è, oggi, il desiderio di molti buoni fedeli.
Per esser buoni, però, bisogna essere a posto davanti a Dio, davanti al prossimo e davanti a noi stessi.
Il Signore tanto ama l'umiltà che, a volte, permette dei peccati gravi. Perché? perché quelli che li hanno commessi, questi peccati, dopo, pentiti, restino umili.
Tutti noi consideriamo impensabile che l'amore della nostra vita possa essere qualcosa di leggero, qualcosa che non ha peso, riteniamo che il nostro amore sia qualcosa che doveva necessariamente essere; che senza di esso la nostra vita non sarebbe stata la nostra vita.
Godere di mangiare accanto a una persona amata può essere segno di amore insufficiente, soffrire di mangiare accanto a una persona amata può essere segno di troppo amore.
L'amore, sebbene sia detto un sentimento capriccioso, di cui non ci si rende conto e che nasce come una malattia, ha tuttavia le sue leggi e le sue cause.
Dove non vi è stima non vi può essere amore.
Gli amori sono come i bambini appena nati: fino a che non piangono non si sa se vivono.
L'amore toglie acutezza di spirito a chi ne ha e ne da a chi non la possiede.
L'amore andrà tanto lontano dall'anima quanto dagli occhi.
L'amore è autoipnosi. Ti convinci che è l'unica cosa che ti fa alzare dal letto e poi non è più così, improvvisamente, apri gli occhi una mattina e desideri solo il tuo cornetto preferito già sfornato al bar sotto casa. E niente più.
Solo gli amori irrealizzati sono eterni.
Vent'anni d'amore rendono una donna simile a un rudere, ma vent'anni di matrimonio la rendono simile a un monumento pubblico.
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