Il canto di un usignolo lima la notte.— Paul Eluard
Il canto di un usignolo lima la notte.
Il cielo, il cielo è un ditale per cucire.
Quando il gatto danza è per isolare la sua prigione e quando pensa è solo fino alle pareti dei suoi occhi.
Il sole si fonde.
Le vostre danze sono l'abisso spaventoso dei miei sogni ed io cado e la caduta eternizza la mia vita, lo spazio sotto i vostri piedi è di più in più vasto, meraviglie voi danzate sopra le sorgenti del cielo.
Ed è negli occhi del bimbo, nei suoi occhi scuri e profondi, come notti in bianco, che nasce la luce.
C'è chi si fissa a vedere solo il buio. Io preferisco contemplare le stelle. Ciascuno ha il suo modo di guardare la notte.
La notte è diventata dolorosa per me. Essa porta alla luce i rimpianti del giorno.
Il silenzio della notte, che rimodella ogni confusione del giorno. Quasi che la notte fosse luce.
Tramontata è la luna, tramontate le Pleiadi. È a mezzo la notte; trascorre il tempo; io dormo sola.
Non cercare di risolvere questioni gravi nel bel mezzo della notte.
L'ottimista pensa che la notte sia delimitata da due giorni, il pessimista che un giorno sia delimitato da due notti.
Le notti in cui abbiamo dormito è come se non fossero mai esistite. Restano nella memoria solo quelle in cui non abbiamo chiuso occhio: notte vuol dire notte insonne.
Camminare all'aperto, di notte, sotto il cielo silente, lungo un corso d'acqua che scorre quieto, è sempre una cosa piena di mistero, e sommuove gli abissi dell'animo.
Non innamorarti della notte così follemente da non riuscire più a trovare la strada.
Non è una cosa furba starsene a letto di notte a porsi delle domande alle quali non si sa rispondere.