Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.
La danza rappresenta nessuna cosa, ma ogni cosa.
La morte è una sorpresa che rende inconcepibile il concepibile.
Pensavo che i piedi del danzatore sapessero solo disegnare, vedo che sanno anche pensare e scrivere.
Ogni mente è plasmata dalle esperienze più banali.
Il bisogno del nuovo è indice di stanchezza o di fragilità della mente, che reclama ciò che le manca. Non c'è nulla, infatti, che non sia nuovo.
Un giorno sarà un tempo più giusto, foderato di lamé, come il mantello del tango. Un tempo senza oblio.
L'avvenire è quello che eccede la mano tesa.
Devi temere il futuro non se il tuo passato è triste, ma se il tuo presente ti sfugge.
Cerco di non pensare all'indomani; il futuro non esiste, dicono gli indio dell'altipiano, contiamo solo sul passato per trarne esperienza e conoscenza, e sul presente che è appena un batter di ciglia, perché nello stesso istante si tramuta in passato.
Le nozioni di Passato e di Futuro sono fantasmi all'interno del fatto del Presente.
Non vogliamo tornare indietro a ieri, noi vogliamo andare avanti.
L'avvenire è la porta, il passato ne è la chiave.
Quando guardo nel futuro, è talmente splendente che mi brucia gli occhi.
Gli storici falsificano il passato, gli ideologi il futuro.
Se tu sapessi di più del futuro, il passato sarebbe ancora più pesante.