Definire il Bello è facile: è ciò che fa disperare.
Il genio si muove nella follia, nel senso che si tiene a galla là dove il demente annega.
Le idee hanno un valore puramente transitivo.
Bisogna essere leggeri come una rondine, non come una piuma.
Ci sono cose che si possono esprimere solo in una ganga di sciocchezze, con delle assurdità, delle contraddizioni. Sventura vuole che siano le più preziose.
La danza rappresenta nessuna cosa, ma ogni cosa.
La bellezza non è altro che la promessa che ognuno di noi ha di diventare se stesso.
Bellezza, dono di un giorno che il cielo ci invidia.
Una bella donna è cento volte più attraente quando esce dal sonno che dopo una toeletta.
La bellezza non è una qualità delle cose stesse: essa esiste soltanto nella mente che le contempla ed ogni mente percepisce una diversa bellezza.
Ogni bellezza perfetta come un animale o un quadro o una donna non è che l'ultimo pezzo di un cerchio. L'ambizione dell'uomo è di scoprire e conoscere quel cerchio.
La bellezza di una donna non dipende dai vestiti che indossa né dall'aspetto che possiede o dal modo di pettinarsi.
Non è bella la donna di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella la cui bellezza nel suo insieme distoglie dall'ammirare le singole parti.
La via della Bellezza si rivela così come la via di Dio Trinità, e perciò come la via della salvezza e della verità: nella bellezza tutto è unificato, tutto giustificato nel suo ultimo senso.
È bello qualcosa che, se fosse nostro, ci rallegrerebbe, ma che rimane tale anche se appartiene a qualcun altro.
La bellezza è la sola qualità che ci rende uomini fin dalla nascita. Un corpo, un gesto e un colore che ci inebriano sono l'unico incentivo consentito all'uomo per creare l'opera d'arte e congiungersi a Dio.