Il cinema è falso tramite il vero.— Paul Valéry
Il cinema è falso tramite il vero.
La politica è l'arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda.
Che se il me è odioso, amare il proprio prossimo come se stessi diviene un'atroce ironia.
Il pittore non deve dipingere quello che vede, ma quello che si vedrà.
La venerazione del passato conduce a un pessimismo ingiustificato sul presente e impedisce di capire che l'avvenire non è già più quello che era.
Il bisogno del nuovo è indice di stanchezza o di fragilità della mente, che reclama ciò che le manca. Non c'è nulla, infatti, che non sia nuovo.
Calpesta i falsi allettamenti e le tirannie del mondo.
Il semplice è sempre falso. Ciò che non lo è, è inutilizzabile.
I principi innati nella ragione si dimostrano verissimi: al punto che non è neppure possibile pensare che siano falsi.
Nel mondo realmente rovesciato, il vero è un momento del falso.
Quello che viene creduto da tutti, per sempre, dovunque, ha molte probabilità di essere falso.
Le barricate in piazza le fai per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso.
Si vede come si vuol vedere, ed è questa falsità che costituisce l'arte.
E' meglio essere un falso qualcuno che un vero nessuno.
Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma l'individuo per il quale la distinzione fra realtà e finzione, fra vero e falso non esiste più.
È difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità.