La Juventus è come una malattia che uno si trascina dall'infanzia. Alla lunga ci si rassegna.— Peppino Prisco
La Juventus è come una malattia che uno si trascina dall'infanzia. Alla lunga ci si rassegna.
A Milano ci sono due squadre: l'Inter e la primavera dell'Inter.
Sto preparando lo striscione del Milan Club Marsiglia. C'è già lo sponsor: l'Enel.
Ho una scaramanzia. La domenica compro la Settimana enigmistica e cerco di risolvere i quesiti della sfinge. Credo che riuscendoci l'Inter poi vinca.
Mia soltanto è la patria della mia anima. Vi posso entrare senza passaporto e mi sento a casa; essa vede la mia tristezza e la mia solitudine ma non vi sono case: furono distrutte durante la mia infanzia, i loro inquilini volano ora nell'aria in cerca di una casa, vivono nella mia anima.
A molti uomini piacciono i piedi, e anche a me. Non mi fanno sesso, ma tenerezza: è una parte così infantile, intima.
Segno certo d'amore è desiderare di conoscere, rivivere l'infanzia dell'altro.
Nella vita d'ogni uomo non v'è nulla di più segreto e di più misterioso dell'innocenza e della castità dell'infanzia.
Fanciullezza: Periodo di transizione nella vita umana che sta tra l'idiozia dell'infanzia e la follia della giovinezza, a due passi dalle colpe della maturità e a tre dai rimorsi della vecchiaia.
L'infanzia è una stagione fatata. La sola di tutta una vita che non finisce mai e t'accompagna sino all'ultimo respiro.
Nell'infanzia, il paradiso è in noi.
La nostra conoscenza, se paragonata alla realtà, è primitiva e infantile. Eppure è il bene più grande di cui disponiamo.
La religione è l'infanzia dell'umanità.
Me lo diede papà, per i miei cinque anni. Disse: "L'infanzia finisce quando scopri che un giorno morirai".