La verità diverte sempre gli ignoranti.— Philip K. Dick
La verità diverte sempre gli ignoranti.
È sorprendente: il potere della morte umana di far rinsavire. Ha più peso di ogni parola, di ogni argomento: è la forza ultima. Si impossessa della tua attenzione e del tuo tempo. E ti lascia cambiato.
La realtà è quella cosa che, anche se smetti di crederci, non svanisce.
La vita è soltanto forte e nient'altro; c'è soltanto quel viaggio, ed è forte. Così forte che porta alla tomba. Per tutti e per tutto.
Il futuro e il passato si confondevano; ciò di cui aveva già avuto esperienza e ciò di cui avrebbe avuto esperienza si sovrapponevano, così che nulla restava tranne l'attimo, lo stare immobile.
Non cercare di risolvere questioni gravi nel bel mezzo della notte.
L'ignoranza essendo assai volte altezzosa e caparbia, bisogna che la scienza sappia essere mansueta e modesta.
La nostra sta rischiando di diventare la società più informata che mai sia morta di ignoranza.
Considero la religione come un giocattolo per bambini, e ritengo che il solo peccato sia l'ignoranza.
Quando l'ignoranza si mette a osare, essa ha in sé una bussola. Quella bussola è l'intuizione del vero, più chiara talvolta in uno spirito semplice che in uno spirito complicato.
Gli ignoranti dall'esteriorità giudicano l'interiorità.
Sono contrario a tutto ciò che compromette l'ignoranza naturale. L'ignoranza è come un delicato frutto esotico: toccalo, e ne viene meno la freschezza.
È meglio nascondere la propria ignoranza.
Chi ostenta, con aria di superiorità, la propria ignoranza di cose, norme e forme, lasciando ad intendere che ciò assicuri una fine sensibilità, è quasi sempre un cuore ottuso e arido, incapace di interessarsi al mondo e agli altri.
Di cento malattie, cinquanta sono prodotte per colpa, quaranta per ignoranza.
La santa asinità di ciò non cura; Ma con man gionte e 'n ginocchion vuol stare, Aspettando da Dio la sua ventura. Nessuna cosa dura, Eccetto il frutto de l'eterna requie, La qual ne done Dio dopo l'essequie.