Non è la più vituperevole ignoranza quella che consiste nel credere di sapere ciò che non si sa?— Socrate
Non è la più vituperevole ignoranza quella che consiste nel credere di sapere ciò che non si sa?
Sposarsi o non sposarsi non è importante. In ogni caso ti pentirai.
Hai torto se stimi che un uomo di qualche valore debba tenere in conto la vita e la morte. Egli nelle sue azioni deve unicamente considerare se ciò che fa sia giusto o ingiusto e se si comporta da uomo onesto o da malvagio.
Il temere la morte altro non è che parere sapienti senza esserlo, cioè a dire credere di sapere ciò che si ignora; poiché nessuno sa se la morte, che l'uomo teme come se conoscesse già che è il maggiore di tutti i mali, non sia invece per essere il più gran bene.
A colui che è buono non può accadere nulla di male, né da vivo né da morto.
La strada più vicina alla gloria - una scorciatoia, come lo era - è di lottare per essere quello che ti auguri di venire considerato essere.
L'ignoranza è un vizio.
L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
La meraviglia è l'effetto della novità sull'ignoranza.
Le conversazioni sarebbero enormemente migliorate dal costante uso di quattro semplici parole: Io non lo so.
L'ignoranza è un po' come l'alcool: più se ne ha, meno si percepisce l'effetto.
L'ignoranza degrada l'essere umano solo quando si trova associata con la ricchezza.
Il solo frutto che gli uomini cavano dalla ignoranza è che possono essere superbi.
Sono contrario a tutto ciò che compromette l'ignoranza naturale. L'ignoranza è come un delicato frutto esotico: toccalo, e ne viene meno la freschezza.
L'ignorante non si conosce mica dal lavoro che fa ma da come lo fa.
In tv non si parla mai di quello che accade nei Paesi appena entrati a far parte dell'Europa unita, così si avalla una generale ignoranza, mentre ci sarebbe tanto da dire.