Pier Vittorio Tondelli offre una visione profonda e poetica dell’amor come un fenomeno etereo, simile a uno spirito o ad entità soprannaturale. L’immagine del donativo degli dei suggerisce che l'amore è qualcosa di divino ed elevato al disopra della nostra comprensione quotidiana e ordinaria vita umana; la sua natura come vento rappresentano sia il suo carattere cambiabile, fluido ma anche inafferrabilmente veloce. Questi aspetti insieme mettonosso davanti alla sfida ontologica dell’amor: pur essendo desiderato e inseguito con fervore dall’uomo (come l’inseguita del vento), rimane sempre al di là della nostra presenza fisico o comprensione tangibile. Così, il poeta ci invita a considerare non solo la bellezza dell’amor ma anche un suo intrinseco misterio e sfuggente naturale.