La democrazia è un'arena dove, se non si scontrassero tesi contrapposte, si assisterebbe a uno spettacolo avvilente, al trionfo del pensiero unico, dove vince chi fischia più forte.
I politici democratici di successo sono uomini insicuri e intimiditi. Avanzano politicamente solo nella misura in cui riescono a placare, sedurre, corrompere, ubriacare o manipolare in altro modo gli elementi esigenti e minacciosi del loro carattere.
La democrazia è un prodotto della cultura occidentale e non può essere applicata per il Medio Oriente, che ha un diverso background culturale, religioso, sociologico e storico.
La democrazia è una forma affascinante di governo, piena di varietà e disordine, e dispensatrice di una forma di uguaglianza agli eguali e ai diseguali allo stesso modo.
Queste, allora, saranno alcune delle caratteristiche della democrazia essa sarà, con tutta probabilità, una comunità piacevole, senza legge, variegata, che tratta tutti allo stesso modo in un rapporto di uguaglianza, che essi siano veramente uguali oppure no.
La rivoluzione è uno strumento superato - superato dalle procedure democratiche di rappresentanza - e imperfetto.
La crisi delle democrazie risulta aggravata dalla crisi economica, e la somma di queste crisi alimenta gli estremismi spesso malcelati dietro la parola populismo.
Un popolo ispirato dalla democrazia, dai diritti umani e dalle opportunità economiche volta le spalle con decisione all'estremismo.
Democrazia è anche accettare una dose sopportabile di ingiustizia per evitare ingiustizie maggiori.
La democrazia può resistere alla minaccia autoritaria soltanto a patto che si trasformi, da "democrazia di spettatori passivi", in "democrazia di partecipanti attivi", nella quale cioè i problemi della comunità siano familiari al singolo e per lui importanti quanto le sue faccende private.
Il fascismo privilegiava i somari in divisa. La democrazia privilegia quelli in tuta. In Italia, i regimi politici passano. I somari restano. Trionfanti.
Login in corso...