La democrazia è un'arena dove, se non si scontrassero tesi contrapposte, si assisterebbe a uno spettacolo avvilente, al trionfo del pensiero unico, dove vince chi fischia più forte.
Comune alla democrazia, all'oligarchia, (alla monarchia) e ad ogni costituzione è la necessità di badare a che nessuno si innalzi in potenza tanto da superare la giusta misura.
È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora.
Se la libertà potesse sbrigarsi le cose da sola, sarebbe la democrazia.
Pensava allora e pensa ancora che la democrazia non debba nutrirsi di amnesia e impunità. La democrazia ha bisogno e diritto di buona memoria e giustizia.
In termini di politica democratica la triade composta dal Parlamento, dal Consiglio e dalla Commissione produce dunque un buco nero nel quale scompare ciò che noi intendiamo per democrazia.
Le nazioni aristocratiche sono naturalmente portate a restringere troppo i limiti dell'umana perfettibilità, mentre le nazioni democratiche li estendono qualche volta oltre misura.
La differenza tra Democrazia e Dittatura è che in Democrazia prima si vota e poi si prendono ordini; in una Dittatura non c'è bisogno di sprecare il tempo andando a votare.
Quante volte ancora sarà necessario dire che il Fondo Monetario Internazionale non è democratico?
La democrazia ha bisogno di normalità.
Di regola, la dittatura garantisce strade sicure e il terrore alla porta di casa. In democrazia le strade possono essere buie e insicure, ma chi bussa alla porta di casa nelle prime ore del mattino è molto probabilmente il lattaio.
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