Mi dicono pignolo, come in Italia chiamano chiunque faccia il proprio dovere.— Piero Jahier
Mi dicono pignolo, come in Italia chiamano chiunque faccia il proprio dovere.
Vengano le spose: lavìa, lasciate il pratino, l'erba seccherà da sola, ma non ripasserà l'alpino.
La terra alla femmina, la patria al soldato, questa è l'ultima marcia e andiamo a morire.
Le scienze matematiche in particolare mostrano ordine, simmetria e limite: e queste sono le più grandi istanze del bello.
Tutto l'universo, fatto di rapporti numerici, è una perfetta armonia matematica, è un ordine perfetto.
Non considero la nostra memoria come uno strumento che per caso conserva una cosa e per caso ne smarrisce un'altra, bensì come una forza che ordina con consapevolezza e cancella in maniera saggia.
Aveva perfettamente assimilato i principi di quella gerarchia non scritta che tanto gli era piaciuta a Olmütz e in base alla quale un alfiere può stare, senza possibilità di confronto, più in alto di un generale.
Ben venga il caos, perché l'ordine non ha funzionato.
L'ordine è il piacere della ragione: ma il disordine è la delizia dell'immaginazione.
C'è un ordine che produce bellezza e vita, e un disordine da cui provengono deformità e morte.
Gli uomini debbono essere governati. Lasciati liberi di fare quello che vogliono significa incrementare la bestialità e il disordine.
Perché è questo che facciamo noi animatori: ristabiliamo l'ordine con l'immaginazione, infondiamo speranza, senza sosta.
L'ordine è qualcosa di artificioso; il naturale è il caos.