Chissà perché quando un prete è un buon prete si dice che non somiglia per niente a un prete.— Pino Caruso
Chissà perché quando un prete è un buon prete si dice che non somiglia per niente a un prete.
Parliamoci, finché siamo in vita. Dopo non è detto che sia possibile.
La via che indica la Chiesa non porta a Dio, porta alla Chiesa.
Quando il culto prevale sulla cultura, inizia il fanatismo.
I gatti neri portano fortuna. Il mondo va male perché tutti li evitano.
Nessuno è più pericoloso di chi crede che i propri pensieri siano i pensieri di Dio.
La preghiera non è una cosa marginale: è proprio "professione" del sacerdote pregare, anche come rappresentante della gente che non sa pregare o non trova il tempo di pregare.
I preti ripetono continuamente che il loro regno non è di questo mondo, e si impadroniscono di tutto ciò che è a tiro.
Chiamiamo poi ordini sacri il diaconato ed il presbiterato. Si legge infatti che la chiesa primitiva ebbe solo questi; soltanto in riferimento a questi abbiamo un comando dell'apostolo.
A che serve un prete se non a dare speranza?
Noi sacerdoti non dobbiamo far sentire alla gente solo il profumo del Vangelo, ma anche la sua forza.
L'orazione al sacerdote è come l'acqua al pesce, l'aria all'uccello, la fonte al cervo.
I sacerdoti rappresentano il Cristo e sono i collaboratori dell'ordine episcopale nell'assolvimento di quella triplice funzione sacra che, per sua natura, si riferisce alla missione della Chiesa.
Il prete degrada Dio.
I preti parlano spesso della croce, è bene che ne vivano anche.
Badate alla vostra dignità, fratelli sacerdoti, e siate santi perché egli è santo.