Anche il vivere, nella miseria è un insulto.— Publilio Siro
Anche il vivere, nella miseria è un insulto.
È proprio del saggio temere il nemico, anche se è dappoco.
La concordanza rende efficaci anche i soccorsi di poca importanza.
Se vuoi vivere in innocenza, cerca la solitudine.
Mai trovare piacere nella sfortuna altrui.
Tratta il tuo amico come se potesse diventare un nemico.
La sensazione che provocano le casupole infime, sudice, infette, barcollanti tra rigagnoli e immondizie, è stranamente liberatrice: non c'è alcun tentativo di velare, di nascondere, di eludere la fondamentale sporcizia dell'esistere, la sua qualità escrementizia e torbida.
Sola la miseria è senza invidia nelle cose presenti.
Sono io, però sono caposcuola e ho in mano la coppa del Quidditch! E per la miseriaccia, sono anche il capitano della squadra! Sto una favola!
Mi sono interessato a fondo della dignità umana: ho disposto nel mio laboratorio le analisi più disparate sull'argomento. Tutti i tentativi sono falliti miseramente a causa della difficoltà che ho incontrato a procurarmi il materiale occorrente.
La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature.
In una parola, l'uomo sa di essere miserabile: è dunque miserabile, poiché lo è; ma è ben grande, poiché lo sa.
Della miseria sua causa è l'avaro.
Una metà del mondo deve sudare e grugnire e l'altra metà può sognare.
Quelli che hanno dei mezzi pensano che la cosa più importante al mondo sia l'amore. I poveri sanno che è la ricchezza.
Quanti addendi di crimini, di miseria, di schiavitù, occorrono per formare quel totale che si chiama la gloria.