C'è grande differenza tra l'essere e il sembrare saggio.— Publilio Siro
C'è grande differenza tra l'essere e il sembrare saggio.
Lo stare zitti è la saggezza dello sciocco.
La fortuna aiuta moltissime persone, più di quante garantisca poi la sicurezza.
La pazienza è una vera, segreta ricchezza.
È ancor più breve di un "no" il silenzio del saggio ad una richiesta.
Nel pericolo la temerarietà può valere più della prudenza.
La saggezza è un rito inutile e la tristezza un sentimento inesatto.
Lo stupido non sa, però crede di sapere. Il saggio non sa, però sa di non sapere. Quando lo stupido sa, non sa di sapere. Quando il saggio sa, sa di sapere.
Gli uomini non sono saggi in proporzione tanto all'esperienza quanto alla loro capacità di fare esperienza.
Per perdere la testa, bisogna averne una!
L'uomo saggio non pretende di essere maestro agli altri né li considera come suoi discepoli: perché non ama né se stesso come maestro né gli altri come discepoli.
Il desiderio di gloria è l'ultima aspirazione di cui riescono a liberarsi anche gli uomini più saggi.
Il saggio non schiaccia gli altri con la sua superiorità; non li umilia mettendo in rilievo la loro incapacità.
V'è in alcuni uomini una certa mediocrità di spirito che contribuisce a renderli saggi.
Non si dev'essere troppo ossessionati da questioni limitate e particolari. Bisogna sempre allargare lo sguardo per riconoscere un bene più grande che porterà benefici a tutti noi. Però occorre farlo senza evadere, senza sradicamenti.
Gli uomini saggi parlano perché hanno qualcosa da dire; gli sciocchi perché devono dire qualcosa.