Non conosce la paura degli agguati chi non li sa tendere.— Publilio Siro
Non conosce la paura degli agguati chi non li sa tendere.
Il fato non si accontenta di una sola calamità.
L'uomo e la sorte la pensano sempre in modo diverso.
Essere innamorati e avere senno è concesso a malapena agli dei.
La pratica è la migliore insegnante.
È dell'uomo onesto non imbrogliare nessuno, nemmeno in punto di morte.
Eppure non mi pare peccato imbrogliare colui che spera di vincere barando.
La paura d'esser fatti fessi, questo segnale infallibile dell'imbecillità!
Quando il mondo ti applaude, sii più attento: più che una gioia è spesso una trappola.
I furbi ingannano se stessi.
La miglior misura dell'onestà di una persona non si trova nella sua dichiarazione dei redditi. È la regolazione dello zero nella sua bilancia del bagno.
Spesso chi tende insidie contro un altro costruisce trappole per sé stesso.
Non è ingannato se non chi si fida.
Come mai le persone passino così tanto tempo ingannando deliberatamente se stessi col creare alibi per coprire la propria debolezza, è sempre stato per me un mistero. Lo stesso tempo, se usato in modo diverso, sarebbe sufficiente a curare la debolezza, e allora non sarebbe necessario nessun alibi.
Uno di campagna è come un ubriaco. È troppo stupido per lasciarsela fare.
L'inganno è come il mangiare e il grattarsi, tutto sta a cominciare.